Domande e Risposte - "CLIMAT&C: Gestione Facile per un Futuro Sostenibile"

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Domande e Risposte

Domande frequenti

1 - Come posso richiedere un intervento?

R: Gli interventi possono essere concordati telefonando al numero al 078926420 digitare interno 3 dalle ore 8:30 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 18:00, oppure inviando una e-mail all’indirizzo service@clima-tec.it, basterà indicare nome cognome, numero telefonico, il marchio dell’unità in questione, il modello, la matricola ed il difetto riscontrato, sarà nostra cura ricontattarvi il prima possibile.
Inoltre è importante comunicare
un indirizzo di posta elettronica o un numero di fax ai quali invieremo le nostre tariffe che, se accettate, dovranno essere rinviate a noi complete di timbro e firma del richiedente, a mezzo e-mail o fax.

2 - Quali sono i tempi di attesa per l’intervento a partire dall’accettazione delle tariffe?

R: Le tempistiche di intervento sono variabili in funzione del flusso di richieste in corso, tuttavia ci impegniamo d'intervenire nell'arco di 48 ore lavorative dal momento della richiesta.
Tutti gli interventi sono organizzati in ordine cronologico di chiamata e programmati dallo staff tecnico.
Tutti gli interventi richiesti da nostri clienti sotto Contratto di Manutenzione hanno precedenza è tariffe ridotte dedicate.
 
3 - Componendo il numero telefonico non riesco a rintracciarvi.
  
R: Potete provare a mandare un messaggio tramite WhatsApp al numero 3939154711 (SOLO MESSAGGI) al quale risponderanno i nostri operatori.
4 - Come usare l’aria condizionata correttamente e… risparmiare energia!
 
Usare l’aria condizionata in modo efficiente ed economico nei vari ambienti è importante, per evitare spiacevoli problemi di salute collegati ad un cattivo utilizzo e per risparmiare sulla bolletta.
 
Ma siete sicuri di sapere come usare il condizionatore correttamente? Nelle estati torride, specie nei centri urbani maggiormente soggetti all’afa, questo elettrodomestico diventa per molti quasi irrinunciabile. Un fedele alleato nella guerra al caldo.
 
Molti però non sanno che usarlo male provoca danni alla propria salute ed all’ambiente. Si generano consumi elettrici eccessivi che si riversano sulle bollette e sul nostro bilancio familiare (o individuale).
  

5 - Come usare l’aria condizionata correttamente: il nostro decalogo
 
Non si accende l’aria condizionata quando fa caldo, indipendente dall’ora del giorno e sena o controllo. Rischiamo di spendere molto di più e rendere questo elettrodomestico poco efficiente. Eccovi una serie di consigli utili e mai scontati che non tutti conoscono.
 
     
  • Mattina e sera niente condizionatori. Usate i condizionatori d’aria solo nelle ore più calde del giorno e solo nei casi di necessità reale.
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  • Spegnete se non serve. Non tenetelo acceso per abitudine o fino a tarda sera se non fa caldo e se non siete presenti in una stanza o in casa.
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  • Chiudete porte e finestre. Per evitare che l’aria fredda esca dalla casa o entri aria calda è bene tenere le aperture di casa chiuse e, se possibile, le tapparelle abbassate.
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  • Evitare dispersione di calore. Evitate che entri calore attraverso le finestre. Potete farlo con tende parasole o abbassando le tapparelle. Un buon metodo per impedire al calore è applicare ai vetri pellicole solari. Sono speciali pellicole in poliestere che bloccano il calore e i raggi UV lasciando passare la luce. Sono in grado di bloccare fino all’80% dell’energia solare.
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  • Deumidificare. Un buon metodo per alleviare il calore senza raffreddare troppo l’ambiente è usare la funzione di deumidificatore. L’umidità ottimale è tra il 40% e il 60%.
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  • No al forno. Evitate di usare elettrodomestici che producono calore (asciugacapelli,lavastoviglie, lavatrice…) nelle ore calde del giorno.
 

6 - Il modello giusto per la vostra casa
 
Ad ogni casa il suo modello. Prima di procedere all’acquisto valutate attentamente le caratteristiche tecniche dell’apparecchio e scegliete quello che, per dimensioni e prestazioni, meglio si adatta all’ambiente da condizionare.
 
Sceglietelo della giusta potenza. Utilizzare macchine di potenza non superiore alle esigenze, con classe di efficienza elevata e dotate di inverter.
 
La progettazione
 
Una progettazione intelligente prevede che l’aria possa circolare senza problemi. Non devono esserci split dietro colonne, mobili, nei corridoi o troppo attaccati ai muri.
 
Altro passo fondamentale è il corretto posizionamento dell’unità esterna. Un po’ come il frigorifero, infatti, il climatizzatore prende calore da un ambiente più fresco per poi cederlo ad uno più caldo: ecco perché è meglio collocare l’unità esterna in un punto all’ombra e proteggere vetri e vetrate dalla luce diretta del sole.
 
Se è possibile, dunque, meglio posizionare il compressore esterno in una posizione che resta all’ombra per la maggior parte del giorno. Al sole si arriva a consumare fino al 5% in più di energia rispetto a quelli all’ombra.
 
E infine, ricordate di recuperare la condensa. Assicuratevi che l’acqua prodotta dalla condensa sia evacuata senza problemi. Ricordate che è acqua distillata, perfetta dunque per stirare.
 
 

7 - Una corretta manutenzione
 
Una corretta manutenzione garantisce prestazioni ottimali. Ricordate di pulire i filtri dell’aria ogni mese se utilizzate l’apparecchio in maniera continuativa, anche come pompa di calore, e la serpentina refrigerante una volta all’anno. Questo controllo annuale permette di tenere i condizionatori a una temperatura meno bassa per raffreddare di più e fa consumare meno.
 
Sempre annualmente è necessario far controllare da un tecnico le prestazioni dell’apparecchio e  de livello del gas refrigerante.
 
In generale, tenete presente che attività come programmare il condizionatore, scegliere la funzione ‘dry’ e provvedere alla manutenzione annuale dell’apparecchio, possono farvi risparmiare fino a 150 euro all’anno.
 
Analogamente, in inverno, il risparmio ottenibile da un riscaldamento programmato a 19° (anziché 20-21°) equivale ad un possibile risparmio medio di ben 120 euro.
 

8 - I rischi di un utilizzo sbagliato dell’aria condizionata
 
Riallacciandoci a quest’ultimo punto, occorre dire che a causare guai, comunque, non sono solo le temperature troppo basse. Altri rischi per la salute derivano dai filtri che, se sporchi o non efficienti, possono veicolare agenti dannosi: allergeni, come pollini o polveri, ma anche batteri e virus, come quelli del raffreddore.
 
Un esempio tipico è quello della Legionella pneumophila, un batterio che deve il nome proprio a un’epidemia acuta che nel 1976 colpì, in un albergo di Filadelfia, un gruppo di veterani proprio perché nell’albergo non erano stati puliti i filtri dell’aria condizionata.
 
L’infezione da legionella può dare una forma più lieve, con malessere generale e cefalee seguiti da febbre che si risolve in pochi giorni, oppure una malattia più grave accompagnata anche da tosse e talora sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci. In Italia si registrano, mediamente, qualche centinaio di casi ogni anno.
 
Nella maggior parte dei casi i filtri si sfilano facilmente e si possono lavare con acqua e sapone di Marsiglia, lasciandoli poi asciugare all’aria e al sole.
 
Informazioni dettagliate possono comunque essere reperite, per ciascun apparecchio, nel manuale di istruzione o dal rivenditore.
 

9 - Consumo dell’aria condizionata
 
Parlando dell’aria condizionata, non si può non toccare l’aspetto del consumo di elettricità.
 
In generale va detto che i condizionatori sono tra gli elettrodomestici quelli più energivori, al pari degli scaldabagni elettrici. Inoltre, il consumo è legato alla loro potenza assorbita.
 
Una casa molto surriscaldata può aumentarne i consumi. E questo può avvenire se ci sono:
 
     
  • fonti di calore interno per l’uso di altri elettrodomestici che generano calore (forno acceso, asciugatrice)
  •  
  • l’abitazione è poco isolata
  •  
  • il caldo esterno è molto elevato
  •  
  • ci sono diverse persone presenti, perché ciascuna      è fonte di calore
 
Tra i vari condizionatori, quelli inverter consumano meno, ma sarà l’indice di efficienza energetica (indice EER o SEER) a dare informazioni sul reale consumo stagionale dell’elettrodomestico (in genere il dato medio annuo è 130 kWh).
 
Ipotizzando un assorbimento di 0,5 kWh, a fronte di un costo dell’energia elettrica pari a 0,2 Euro/kWh, in 10 ore spenderemo 2 euro che in una stagione estiva di 2 mesi diventano 120 euro. Ma è un valore spanno metrico perché il reale consumo si abbatte dopo che l’aria condizionata ha portato la temperatura a regime, e non deve più abbassarla ma solo mantenerla.
 
Insomma, un condizionatore ci consente di avere un refrigerio più forte e immediato, e in fondo, fa anche più chic rispetto al classico e ormai superato ventilatore a soffitto. Ma a fronte dell’impatto che il primo ha sui consumi e sulla salute se utilizzato male rispetto al secondo, un ritorno al buon vecchio ventilatore a soffitto potrebbe giovarci e rinfrancarci lo stesso.
 
 
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